Ci ha tenuti sul filo del rasoio fino all'ultimo. Tra un "spingi spingi", un "votta votta", un "stregni stregni" e un "trasi trasi" alla fine il megastraficone "pur sang" di quel filone del neomelodesimo scismatico che abbiamo imparato ad apprezzare negli ultimi anni, con buona pace dell'oramai superato sound della scuola avanguardista (ma troppo ermetica) di Enzo Sorrentino, ha partorito il suo ultimo disco. Le fatiche, lo diciamo a quanti ancora scettici nei confronti di questa nuova dottrina neomelodica intrapresa dal gricignanese Sandro Sani, hanno dato il loro risultato. Ad ascoltare quest'ultimo lavoro, pardon, capolavoro discografico, infatti, si ha come l'impressione di viaggiare; viaggiare in una nuova dimensione dell'umano vivere. E ci si bea come un infante alle prese con la poppa materna. Non vogliamo dilungarci troppo. Non vogliamo togliervi lo sfizio. Sappiamo che correrete in massa ad aquistare il capolavoro di questo gioiellino canoro partorito dalla fiorente cittadina di Gricignano di Aversa; un uomo, un mito: Sandro Sani!!!
Peppeniello Scazzacane
ma chi è sto sandro sani?.. ho chiesto in giro ma nessuno lo conosce... forse è un cantante di paese che è uscito da poco? qualcuno mi può dare ulteriori informazioni?
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